Il 7 gennaio del 2015 in Francia è stato compiuto un grave
attentato al settimanale satirico “
Charlie Hebdo” da parte di tre terroristi, tra cui due fratelli che facevano parte della
cellula terroristica Al-Queda ; essa si credeva scomparsa dopo l’assassinio di
Osama Bin Laden. I terroristi hanno fatto irruzione con un paio di molotov.
Entrati nella redazione del settimanale
armati di fucili d’assalto hanno ucciso 12 persone tra cui il direttore del
giornale e una poliziotta appena entrata
in servizio. Durante l'attentato hanno gridato Allah u Akbar, “Dio è grande”: lo testimoniano le immagini girate
dal giornalista Martin Boudot, trasmesse da France Televisions. Poi, durante la
fuga, i fratelli si sono rifugiati in una tipografia facendo scappare il
proprietario. Infine, dopo una sanguinosa sparatoria, sono stati uccisi dalla polizia.
L’altro terrorista si è rifugiato in un supermercato, dove ha ucciso un
ostaggio, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. Il presidente
Holland a tale proposito ha detto:"È
stato un attentato terroristico, non c'è dubbio. La Francia è sotto shock”. Anche il ministro Gentiloni ha dato
il suo pensiero: "È un atto
terroristico di dimensioni pazzesche, il governo italiano manifesta al popolo e
al governo francese solidarietà e vicinanza".Il 10 gennaio 2015 a Parigi
hanno marciato più di due milioni di persone
da tutta la Francia, fra cui tanti capi di Stato e di governo di molti
Paesi del mondo. Secondo noi ciò che è successo non deve più verificarsi perché
non è giusto che per colpa della religione debbano morire degli innocenti.
Enrico Raniolo
Enrica Caggia
Francesco Licitra