La storia del film di cui vogliamo parlarvi in questo
articolo è “Il bambino con il pigiama a righe”, famosissimo in tutto il mondo e
uscito nelle sale cinematografiche nel 2008.
Il film parla di un bambino tedesco, figlio di un generale
nazista, che, abitando vicino a un campo di concentramento, decide,
all’insaputa dei genitori che, naturalmente, non avrebbero approvato, di girare
vicino a campi per curiosare.
Un giorno trovò un bambino ebreo e fecero amicizia perché erano
entrambi soli e soprattutto il povero bambino ebreo aveva bisogno di un amico
per attraversare con più serenità quel momento che avrebbe segnato tutta la sua
vita.
Ormai i bambini si vedevano tutti i giorni, finché una
mattina il bambino ebreo aspettava il suo amico come sempre, ma egli non si
presentò all’appuntamento.
Dopo molti giorni di assenza da parte del bambino tedesco, il
bambino ebreo era ridotto malissimo: i suoi occhi erano sempre più neri di
botte e non mangiava ormai da settimane e quando il bimbo tedesco tornò, gli
spiegò che i genitori lo avevano scoperto e non lo avevano fatto uscire di casa
quindi, per farsi perdonare dal suo amico, gli disse che lo avrebbe aiutato a
ritrovare i suoi genitori, desiderio che il bambino ebreo avrebbe voluto che si
realizzasse. Quindi il bimbo tedesco mise pure lui un “pigiama a righe” ma
prima di arrivare a destinazione, trasportarono tutti e due a fare la doccia che
avrebbe segnato il loro destino.
Secondo noi, questo sterminio è stato un evento che è stato manipolato
da un pazzo che non si è mai pentito di ciò che ha fatto, ma si è solamente
ucciso perché non avrebbe sopportato le pene carcerarie.
Comunque, i 6.000.000 di persone uccise non saranno mai
ricompensate completamente di tutto il male che hanno sopportato.
Le redattrici Sonia Bianchini e Miriam Coltello
bello fa emozionare
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