venerdì 24 gennaio 2014

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

La storia del film di cui vogliamo parlarvi in questo articolo è “Il bambino con il pigiama a righe”, famosissimo in tutto il mondo e uscito nelle sale cinematografiche nel 2008.
Il film parla di un bambino tedesco, figlio di un generale nazista, che, abitando vicino a un campo di concentramento, decide, all’insaputa dei genitori che, naturalmente, non avrebbero approvato, di girare vicino a campi per curiosare.
Un giorno trovò un bambino ebreo e fecero amicizia perché erano entrambi soli e soprattutto il povero bambino ebreo aveva bisogno di un amico per attraversare con più serenità quel momento che avrebbe segnato tutta la sua vita.
Ormai i bambini si vedevano tutti i giorni, finché una mattina il bambino ebreo aspettava il suo amico come sempre, ma egli non si presentò all’appuntamento.
Dopo molti giorni di assenza da parte del bambino tedesco, il bambino ebreo era ridotto malissimo: i suoi occhi erano sempre più neri di botte e non mangiava ormai da settimane e quando il bimbo tedesco tornò, gli spiegò che i genitori lo avevano scoperto e non lo avevano fatto uscire di casa quindi, per farsi perdonare dal suo amico, gli disse che lo avrebbe aiutato a ritrovare i suoi genitori, desiderio che il bambino ebreo avrebbe voluto che si realizzasse. Quindi il bimbo tedesco mise pure lui un “pigiama a righe” ma prima di arrivare a destinazione, trasportarono tutti e due a fare la doccia che avrebbe segnato il loro destino.
Secondo noi, questo sterminio è stato un evento che è stato manipolato da un pazzo che non si è mai pentito di ciò che ha fatto, ma si è solamente ucciso perché non avrebbe sopportato le pene carcerarie.
Comunque, i 6.000.000 di persone uccise non saranno mai ricompensate completamente di tutto il male che hanno sopportato.


Le redattrici Sonia Bianchini e Miriam Coltello

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