Il 10 febbraio, in tutta Italia, si
è celebrata il “giorno del ricordo” per non dimenticare i 5000 italiani
sterminati a Istria, Dalmazia e Venezia, uccisi dalle truppe Jugoslave
comandate dal generale Tito perché erano italiani. Solo una minima parte di
italiani veniva uccisa nelle foibe il resto moriva nelle prigioni jugoslave e
durante i trasferimenti.
Le foibe sono dei pozzi naturali
dove uomini, donne, bambini e anziani, legati con fili di ferro, venivano
gettati.
Oggi a Trieste si trova un
magazzino che contiene tutti gli oggetti personali delle vittime delle foibe,
chiamato “Magazzino Trentotto”. Questi oggetti non sono mai stati presi perché
i proprietari erano tutti morti.
RANIOLO ENRICO
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